MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★★★★
Posta in cima di una scalinata, è stata costruita nel XVII secolo. In stile barocco, la facciata è costituita da un portale centrale fiancheggiato da due colonne sormontate da un frontone spezzato e da due portali minori ai cui lati si ergono due alti torri campanarie. L’interno del Duomo, a tre ampie navate con cupola sul transetto, presenta interessanti stucchi decorati in stile neoclassico. In fondo alla navate è l’ampio presbiterio, cinto da splendide inferriate e due ricche cappelle intitolate al SS. Sacramento e alla Madonna del Rosario. Nella prima cappella a sinistra si trova l’urna contenente le reliquie di San Traspadano donate a Carlo Tomasi, nel 1666, dal cardinale Sforza Pallavicini. Numerose le reliquie conservate tra le quali quelle di Santa Cecilia martire, San Luciano, San Bonifacio, San Pio, Sant’Emiliano, Sant’Elia, San Clemente, San Celso. L’altare maggiore è opera del palermitano Giuseppe Allegra; la cantoria dell’organo in legno scolpito è di Calogero Provenzani.
ENOGASTRONOMIA • Ricetta, piatto tipico • ★★★★
Realizzati con farina di “mandorle agrigentine”, zucchero semolato bianco, uova, buccia di limone grattugiata e aromi impastati a freddo e resi famosi dal romanzo “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, i biscotti ricci vengono ancora oggi prodotti dalle suore del monastero di clausura del SS. Rosario e dalle pasticcerie locali.
STORIA • Personaggio celebre • ★★★
Autore del romanzo Gattopardo, ambientato a Palma di Montechiaro.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★★
Edificato nel 1353 su un costone roccioso a picco sul mare, nel passato rivestì una grande importanza per la sua per la sua posizione strategica. Inzialmente appartenuto ad Andrea Chiaramonte, il castello passò alla famiglia Moncada che ne cambiò il nome in Montechiaro. Dopo vari passaggi il castello perviene nel XVII secolo, alla famiglia Tomasi un componente della quale, Carlo Tomasi Caro, ricevette dal re Filippo IV il titolo di duca di Palma. Abbandonato al degrado per parecchio tempo, solo da poco ha subito lavori di restauro.
ENOGASTRONOMIA • Ricetta, piatto tipico • ★★
Pietanza a base di melanzane, pangrattato, salame, uova sode, caciocavallo fresco e grattugiato, basilico, salsa di pomodoro.
STORIA • Documento storico, archivio • ★★
Parco Letterario Tomasi di Lampedusa è un progetto culturale che interessa i comuni di Palermo, Palma di Montechiaro e Santa Margherita di Belìce. Il Parco propone, oltre alle iniziative localizzate nei territori degli altri due Comuni interessati, un itinerario attraverso il centro storico di Palma di Montechiaro, il cui tracciato secentesco è ancora intatto e leggibile: il Palazzo Ducale , la Chiesa Madre, con “le sue tozze colonne di marmo rosso” attribuite nel Gattopardo al Duomo di Donnafugata, il Monastero delle Benedettine, la Casa degli Scolopi (oggi sede del Municipio).
MARE • Tratto di costa balneabile • ★★
Lungo litorale sabbioso, alternato da scogliere.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Oggi sede degli uffici comunali, edificato nel 1698 da Giulio II duca di Palma e principe di Lampedusa in stile tardo-barocco, fu portato a termine1712, e affidato ai Padri Scolopi da cui l’edifico prende il nome. I padri vi insediarono l’istituto delle Scuole Pie che nell’800 divenne una vera e propria Università frequentata da diversi rampolli dell’aristocrazia isolana. Addossata al Palazzo è la Chiesa della Sacra Famiglia con la quale costituisce un unico complesso architettonico.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Restaurato di recente, mostra un esterno semplice e compatto con due grandi facciate, una verso il mare e l’altra a oriente, unite da un balcone angolare. L’edificio è caratterizzato da una estensione di soffitti a lacunari lignei dipinti che coprono le otto sale del primo piano. Si distinguono i soffitti delle sale delle armi, quella degli Ordini militari equestri e religiosi, la sala angolare che conteneva l’arme dei Tomasi col leopardo rampante sul profilo del monte a tre cime. Qui si trova la decorazione più sfarzosa con i lacunari più profondamente intagliati e dipinti in bianco, rosso e oro. I locali del piano terra ospitano la Biblioteca “Giovanni Falcone”.
EVENTO • Cerimonia religiosa • ★
Si svolge la domenica successiva alla Pasqua: secondo un rituale antico, all’alba centinaia di fedeli, quasi tutti scalzi , si recano al castello per prelevare la statua della “Madonna di Montechiaro, che, dopo essere stata incoronata, viene condotta in città con solenne processione. Dopo aver sostato per una settimana nella Chiesa Madre ed altre 3 nella chiesa del monastero delle Benedettine, la domenica prima dell’Ascensione è ricondotta presso la cappella del Castello, dove rimane per il resto dell’anno.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
L’edificazione della Torre San Carlo, appena oltre la foce del fiume Palma, risale al 1639 ad opera di Carlo Tomasi, primo duca di Palma, che ottenne il permesso da Filippo IV di Spagna ed ebbe scopi difensivi stante le continue incursioni dei pirati saraceni sul litorale palmese. S’innalza con un corpo quadrangolare su un basamento a forma di piramide tronca. Vi si accedeva attraverso un ponte levatoio e mensoloni sui quali si dovevano poggiare i piombatoi. Gli apparati difensivi furono mantenuti fino al 1820. Accanto alla Torre fu fatta costruire una piccola chiesa, oggi non più esistente, col titolo del Santissimo Rosario.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Sulla collina nominata “Calvario”, in siciliano “u ghetto di malati”, sono presenti i ruderi dell’antica chiesa di Santa Maria della Luce, in stile baroccheggiante. La struttura conserva i resti delle persone morte di peste dal 1550 al 1700. Per la sua possente struttura, quasi di fortezza e per la sua posizione dominante, serviva come punto privilegiato per l’osservazione dell’ampia valle del fiume Palma e della costa.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Ancora oggi è uno dei pochi monasteri di clausura in Sicilia, il cui accesso è impedito quasi a chiunque. Costruito tra il 1653 e il 1659, il monastero ha un aspetto semplice con finestre prive di decorazioni. Sul cortile interno, invece, si affacciano delle finestre decorate in stile barocco. All’interno il parlatorio ha volte a botte da cui si accede ad un giardino ricco di alberi in cui è sistemata una scultura della Madonna con San Benedetto. Le suore custodiscono, inoltre, la Madonna della Colomba Rosata.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Detta della Batiella, fu costruita nel 1643 per volere di Vito Rizzo da Licata che la dedicò al protettore della sua città.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Eretta da Suor Maria Antonina Lauricella da Girgenti, che riuscì a raccogliere la somma occorrente per la costruzione dell’edificio. La chiesa fu ultimata nel 1788. Sul primo altare spicca un grande quadro, opera di Domenico Provenzani, della ” Madonna della Provvidenza ” mentre sull’altare maggiore il quadro della ” SS. Trinità ” opera di Fra Felice da Sambuca. Nella Chiesa è custodita una copia della Sacra Sindone e in un’urna di vetro il corpo di Santa Placida.