MARE • Tratto di costa balneabile • ★★★★★
DA SVILUPPARE CON LA MAPPATURA DELLE SINGOLE SPIAGGE. Il territorio di Licata si sviluppa per circa 20 km su una costa dalle caratteristiche molto eterogenee: ad est della città si hanno litorali sabbiosi, ad ovest suggestive scogliere si alternano a spiagge di ciotoli in un susseguirsi di promontori, baie piccole e grandi, con lunghi tratti di spiagge sabbiose. La Poseidonia caratterizza il litorale.
MARE • Tratto di costa balneabile • ★★★★★
Spiaggia prevalentemente sabbiosa, con presenza di una piccola scogliera, è dominata dal sontuoso Castello costruito su un promontorio roccioso a picco sul mare. La spiaggia è sita a circa 10 km ad est dell’abitato di Licata ed è servita da una stazione ferroviaria a due passi dal mare. Sul posto sono presenti diversi locali per il divertimento estivo.
MARE • Tratto di costa balneabile • ★★★★
E’ la spiaggia più famosa e frequentata di Licata, e sicuramente una delle più conosciute di tutta la costa meridionale della Sicilia.
Si presenta come una baia sabbiosa limitata ad est dal crostone roccioso della Caduta e ad ovest dal promontorio omonimo che si protende sul mare con un caratteristico scoglio unito alla terraferma da una lingua di sabbia. Dotata di numerosi stabilimenti balneari, locali e luoghi di ritrovo diurno e serale, è disponibile anche per la fruizione libera. Nella zona sono presenti diversi residence, villette ed altre strutture ricettive e vi si sono rinvenute numerose testimonianze archeologiche.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★★★★
E’ uno degli ultimi castelli costieri siciliani in buono stato di conservazione, probabilmente l’unico sulla costa meridionale della Sicilia che si affaccia direttamente sul mare. Esso è posto su di un piccolo promontorio a picco sul mare ed è circondato da un bel palmeto. Il castello è stato edificato in epoche diverse e l’unico elemento rimasto della costruzione originale è la torre quadra, anticamente utilizzata per l’allevamento dei falconi (da cui il nome Falconara). Il castello ricade nel territorio comunale di Butera, anche se si trova a circa 10 Km dall’abitato di Licata.
ARCHEOLOGIA • Museo archeologico • ★★★★
Ubicato nel cinquecentesco convento cistercense di S. Maria del Soccorso, meglio conosciuto come Badia, ampliato nel Seicento con la costruzione del chiostro e nel Settecento con la nuova ala prospiciente alla piazza S. Angelo, il museo illustra la storia ed i caratteri degli insediamenti umani nel territorio di Licata e della bassa valle dell’Imera. E’ diviso in diverse sezioni: la preistoria presenta vasi e utensili litici relativi all’eta’ del rame; quella dei reperti greco-arcaici risalenti al VII-V secolo A.C., con i reperti provenienti dal santuario arcaico della contrada Casalicchio e quello della necropoli di Portella di Corso. Una sezione minore e’ dedicata al periodo medievale con cinque statue marmoree, le quattro Virtu’ cardinali risalenti al XIV secolo ed una quattrocentesca Madonna col Bambino.
STORIA • Personaggio celebre • ★★★★
Cantante e Cantastorie italiana (1927-1990) XXX
MARE • Tratto di costa balneabile • ★★★
È l’ultima delle spiagge orientali extraurbane di Licata, a circa 4 km dall’abitato. Il litorale è sabbioso e sono presenti delle piccole scogliere sparse. Il mare è abbastanza pescoso e adatto alla pesca subacquea o con la canna da lancio. Particolarmente bello è lo scorcio panoramico che è possibile osservare in direzione Ovest, soprattutto d’estate, quando è possibile assistere a dei tramonti veramente notevoli.
MARE • Tratto di costa balneabile • ★★★
La spiaggia si trova proprio sotto uno strapiombo di sabbie compatte, tagliate quasi a spigolo vivo dall’effetto erosivo del mare e del vento. E’ completamente sabbiosa e si estende per un paio di chilometri. E’ possibile notare, alla base della parete di sabbia, un canneto molto esteso in lunghezza, che deve la sua esistenza alla presenza di una sorgente di acqua dolce proprio sul mare. Sono presenti diversi lidi e strutture per il ristoro.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★★★
Prende il nome dal colle Sant’Angelo, si tratta di un raro esempio di fortezza barocca sorta in Sicilia nel XVII. Sec. Il complesso architettonico presenta forme rigide, alte mura spesse con merlature continue, costruito per difendere la città dagli attacchi dei nemici. L’accesso alla fortezza era permesso solo da un ponte levatoio. Tutto intorno si conservano interessanti testimonianze archeologiche.
ARCHEOLOGIA • Area archeologica • ★★★
Area archeologica di notevole interesse per i numerosi ritrovamenti: insediamento Neolitico con manufatti in ceramica della cultura di Stentinello (V millennio a.C.) e quindi insediamento dell’Età del Bronzo (II millennio a.C.), vi è stato individuato un santuario greco-arcaico del VI secolo a. C. con interessanti i reperti , caratteristici dei santuari ctonii dedicati a Demetra e Kore: maschere fittili, statuine di divinità e vasi. Poco distante, verso oriente, il sito è interessato da una necropoli greca del V-IV secolo a.C. Sempre nella stessa area, è stata individuata una piccola necropoli bizantina.
MARE • Tratto di costa balneabile • ★★★
E’ definita dagli abitanti ‘a spiaggia’, in quanto è vicino al centro storico della città. Di sera è un luogo d’incontro, e si caratterizza per la presenza di bar, ristoranti e pub.
ARCHEOLOGIA • Area archeologica • ★★★
Su una altura a circa 20 km dalla foce del Salso, è stato individuato un villaggio del Bronzo antico, con santuario e necropoli. Tra la grande quantità di materiale recuperato, di particolare interesse sono alcuni vasi, attribuiti ad un unico artista, il Maestro di Muculufa.
MARE • Tratto di costa balneabile • ★★★
È probabilmente il posto più incontaminato di tutto il litorale licatese, essendo integralmente sfuggito ai fenomeni di edificazione sulla costa. La spiaggia è prevalentemente sabbiosa, con la presenza di grandi dune sabbiose, su cui insiste una variegata microfauna dunale e la presenza di specie vegetali rare come il giglio marino ed il pomodoro selvatico. In quest’area sono state fatte, in passato, importanti scoperte archeologiche.
MARE • Tratto di costa balneabile • ★★★
La Playa è la spiaggia sabbiosa più estesa di Licata: quasi 4 km di sabbia. Sono presenti lidi ed attrezzature per il divertimento estivo, diurno e serale. La zona è ben servita dal servizio di bus urbani, sono anche disponibili molti appartamenti e villette per il periodo estivo.
MARE • Tratto di costa balneabile • ★★★
sulla spiaggia prevalentemente sabbiosa, distante circa 10 km dal centro abitato, sorge una torre di avvistamento del periodo aragonese.
ARTE • Elemento architettonico e funzionale • ★★
Posto all’interno del Battistero, è attribuito al marmista comasco Gabriele di Battista (XV sec.), allievo del Gagini. In marmo bianco di Carrara, è costituito da una vasca lustrale sulla cui fonte è scolpito lo stemma della nobile famiglia Caro, committente dell’opera, e da una colonnina dove sono scolpite le quattro virtù cardinali.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★★
Risale agli inizi del XVI secolo allorchè, a seguito dell’espansione del territorio di Licata verso il mare, sostituì la chiesa romanica di Santa Maria di Gesù, risalente al VI secolo. La nuova chiesa venne realizzata nella parte terminale del Cassarello, oggi corso Vittorio Emanuele, su progetto di Pietro Palatino, che la disegnò in stile rinascimentale su navate, con tre accessi. Inaugurata nel 1508.
e dedicata alla Natività di Maria, le fu attribuito il nome di “”Santa Maria la Nuova”” per distinguerla dalla “”Vetere””. La chiesa è stata danneggiata più volte e ha subito numerosi restauri, l’ultimo dei quali nel 1996. Al suo interno conserva interessanti dipinti e statue.
ARTE • Elemento architettonico e funzionale • ★★
Interamente affrescato dal pittore sircusano Raffaele Politi nel 1824 rappresenta scene bibliche con Giaele e Siara, Esther e il Re Assuero, Giuditta con la testa di Oleoferne, Esther e Serse, il riposo di S. Giovanni a Patmos, i quattro evangelisti con i loro simboli, e la Vergine.
ARTE • Scultura • ★★
Colorato di nero dopo essersi salvato dalle fiamme appiccate dai Turchi nell’invasione dell’11 luglio del 1553 è un opera in mistura realizzata da due artisti messinesi ed una delle più antiche opere all’interno della Chiesa Madre.
MARE • Tratto di costa balneabile • ★★
Attigua alla spiaggia di Monarella, è prevelentemente sabbiosa. Nella zona cirocstante sono stati ritrovati numerosi reperti archeologici.
MONUMENTO • Elemento di pregio monumentale • ★★
Posta all’interno della Chiesa Madre è interessante per la presenza di interessanti opere artistiche tra cui quattro tele rappresentati la ‘Passione’ attribuite all’artista veneziano Giuseppe Cortesi e per le preziose filigrane all’interno di due piccoli quadri ricchi di smeraldi, pietre preziose e reliquie che raffigurano il Martirio di S.Angelo e la Natività delle Vergine. Si conservano inoltre imporatanti documenti che trattano della storia di Licata.
NATURA • Area di pregio naturalistico • ★★
Nato per studiare e valorizzare un’area di notevole interesse naturalistico, l’osservatorio è ubicato sulla sponda destra della foce del fiume a ridosso dell’argine, con un “sentiero-natura”, lungo circa120m, che consente di osservare alcuni tipi di piante tipiche degli ambienti fluviali, mediante una serie di cartelli didattici-esplicativi. L’attività scientifica volta allo studio naturalistico dell’habitat fociale consiste nel censimento avifaunistico, nello studio dei flussi migratori, monitoraggio delle acque, studio della fauna e della flora costiera ecc., mentre quella didattica consiste nello svolgimento di visite guidate. Come simbolo dell’osservatorio è stata scelta la Spatola(Platalea leucorodia), un uccello caratterizzato dal lungo becco appiattito.
EVENTO • Cerimonia religiosa • ★★
I festeggiamenti in onore del Santo Patrono, hanno la durata di 3 giorni, dal 3 al 6 maggio. Il primo giorno, dalla chiesa di S.Angelo, vengono fatti uscire cinque ceri posti su torri di legno alte 5m appartenenti a cinque diverse categorie di lavoratori. Il giorno 5 vengono portate in spalla le reliquie del Santo in una pregevole urna argentea. Alla manifestazione sono legate tre corse: la prima tra fedeli legati fra loro mentre stringono l’urna del Santo al grido di “Viva Sant’Angelo”; la seconda riguarda i ceri che sormontano le rispettive torri in legno. Infine, la corsa per ricondurre in chiesa l’urna d’argento del Santo. Viene allestita una fiera-mercato.
PAESAGGIO • Tratto di pregio paesaggistico • ★★
Di grande suggestione è la vista sull’ampia foce del Salso e sui golfi ai lati della città
ARCHEOLOGIA • Struttura di interesse archeologico • ★★
Pozzo filtrante finalizzato all’approvvigionamento dell’antica città; si estende verticalmente per 12 metri e continua poi in un vano che attraversa la roccia con una piccola galleria alta 2 metri e larga 7. La cavità, ha la forma di un rettangolo irregolare e ad esso si accede scendendo attraverso una scala in tre rampe che girano attorno al pilastro centrale, attraversando tre aperture. Sul fondo della vasca sono presenti tre fosse cui giunge l’acqua raccolta da quattro cunicoli di captazione. All’interno di una delle fosse sono stati ritrovati alcuni reperti di epoca ellenistica.
MARE • Tratto di costa balneabile • ★★
Un susseguirsi di insenature e piccoli promontori, raggiungibile solo a piedi con scogli e spiaggette di ciotoli, in un paesaggio abbastanza selvaggio, con pendii moderatamente ripidi coperti da cespugli e macchia mediterranea. In questo tratto di costa sono stati ritrovati numerosi reperti archeologici attualmente esposti presso il museo comunale di Licata.
MARE • Tratto di costa balneabile • ★★
È una zona di scogliere con una piccola baia sabbiosa e scogli sparsi, proprio sotto la Torre di S.Nicola, una torre di avvistamento della prima metà del 1500 che domina la costa dall’alto di una parete rocciosa: la spiaggia è molto frequentata, sebbene sia un posto abbastanza integro dal punto di vista naturalistico, con una massiccia presenza di macchia mediterranea e la modesta presenza di insediamenti abitativi.
ENOGASTRONOMIA • Ricetta, piatto tipico • ★★
Torrone preparato con ceci tostati e cotti nel miele, preparato in occasione della festa dell’Immacolata.
ENOGASTRONOMIA • Ricetta, piatto tipico • ★★
A Licata i Muffuletti sono pani speciali realizzati impastando farina, cannella, spezie e semi di anice, In occasione del Venerdì Santo e del Corpus Domini.
ENOGASTRONOMIA • Ricetta, piatto tipico • ★★
Tradizionalmente preparati per Pasqua, sono dei pani artisticamente plasmati e decorati a forma di “cestino”, contenenti al loro interno un uovo sodo.
ENOGASTRONOMIA • Ricetta, piatto tipico • ★★
Pane di grano duro e fichi secchi a forma di bambola, preparato per il periodo pasquale.
ENOGASTRONOMIA • Ricetta, piatto tipico • ★★
Dolci tipici del periodo natalizio preparati con mosto cotto (u vinu cottu), succo di carrube, scorza d’arancia in polvere, pepe, zucchero, cannella e farina.
ENOGASTRONOMIA • Ricetta, piatto tipico • ★★
Dolci preparati con mandorle, zucchero farina e buccia di limone grattugiata e aromi vari, tipici del periodo natalizio.
ENOGASTRONOMIA • Ricetta, piatto tipico • ★★
Pasta frecca condita con purè di fave preparata in occasione della Festa di S. Giuseppe
ARTE • Elemento architettonico e funzionale • ★
Altare ligneo d’ispirazione berniana dipinto in oro, cu cui è collocato il crocifisso
MARE • Tratto di costa balneabile • ★
Situata in una zona pianeggiante e alberata. La spiagga è sabbiosa ed è riparata da una piccola insenatura naturale. E’ caratterizzata dalla evidente presenza di due grosse rocce sul bagnasciuga. Il fondale che degrada lentamente è particolarmente adatto per gli sport d’acqua. E’ presente anche una piccola scogliera che affiora a circa 300 m dalla riva e che consente di esercitare la pesca subacquea. E’ un luogo molto frequentato d’estate, soprattutto da turisti, grazie anche alla presenza di strutture ricettive di buon livello.
MARE • Tratto di costa balneabile • ★
A parte una piccola spiaggetta con fondale bassissimo, la zona che si caratterizza per la presenza di caratteristici scogli piatti che affiorano a qualche metro dalla riva, comunemente chiamati “balatazze”.
ARTE • Scultura • ★
Del XVIII sec. è stata attribuita a Giuseppe Piccone. La statua porta un medaglione con le reliquia della crocifissione, un’aureola d’argento e un pugnale al seno.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Chiesa patronale del paese, sorge sull’omonima piazza. Presenta al suo interno impianto basilicale a tre navate con transetto e custodisce importanti opere d’arte, tra le quali una poltrona in legno dipinto ed intagliato con lo stemma della città e i simboli del martirio di Sant’Angelo.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
La villa, costruita nel 1902, è opera del progettista licatese Filippo Re Grillo. Il primo elemento che risalta è il loggiato con archi a tutto sesto, riferimento esplicito all’architettura rinascimentale fiorentina. Gli interni sono finemente decorati dal pittore Salvatore Gregoretti.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Costruita nel 1611 in stile neoclassico. È la chiesa per eccellenza dei lavoratori del porto e custodisce una statua lignea dell’Addolorata. Il 13 aprile 1973 è stata elevata a santuario con il titolo di “Maria SS. Addolorata”.
NATURA • Elemento di interesse naturalistico • ★
Vis sono state individuate 68 specie diverse di avifauna acquatica stanziale e migratrice. Tra le specie di uccelli i più numerosi sono gli aironi cenerini, seguono i Cormorani, la Volpoca, la Canapiglia, il Talabusino, la Cicogna Bianca. Le più rare e interessanti sono le Spatole che setacciano l’acqua in cerca di cibo facendo oscillare il caratteristico becco piatto a forma di cucchiaio e la Garza Ciuffetto. Avvistata anche la Nitticora.
NATURA • Elemento di interesse naturalistico • ★
La foce del fiume Salso si caratterizza per la presenza di interessanti specie florali tra cui la Cannuccia di Palude, il raro Scripto Marittimo, Canna del Reno, Lisca Maggiore, Lisca a foglie strette, Tamerice maggiore ecc…
PRODUZIONE TIPICA • Produzione industriale • ★
Il porto di Licata è uno dei maggiori poli cantieristici del sud Italia ed ancora oggi, nella lavorazione delle barche, vi vengono utilizzati metodi antichi e e tradizionali.
EVENTO • Cerimonia religiosa • ★
La mattina del venersì Santo il simulacro del Cristo morto viene portato in porcessione dalla Chiesa di S. Girolamo verso il Calvario, e nel pomeriggio avviena la “giunta”, ossia l’incontro della Madonna Addolarata. Tutte le associazioni cittadine rendono visita al Cristo e alla Vergine presso il Calvario deponendo ghirlande di fiori ai piedi della Croce. La sera, dal S. Girolamo, inizia la processione delle confraternite verso il Calvario con l’Urna lignea, la deposizione del Cristo dalla Croce e il rientro a tarda notte dopo che i due simulacri hanno percorso i corsi principali di Licata.
EVENTO • Cerimonia religiosa • ★
Il venerdì precedente la Domenica delle Palme, il simulacro ligeno settecentesco della Madonna, dalla Chiesa di S. Agostino, viene portato alla chiesa Madre. È una ricorrenza molto sentita e partecipata, ed apre di fatto le funzioni religiose della Settimana Santa. Il suo culto ha avuto inizio nel 1755
ARCHEOLOGIA • Area archeologica • ★
Particolarmente importanti sono i siti dell’età del bronzo di monte Petrulla e contrada Landre, dove sono visibili le tipiche necropoli a grotticella artificiale, e il sito di Canticaglione, sempre dell’età del bronzo, nel quale è stato individuato un villaggio dal quale provengono reperti di grande interesse, oggi conservati presso il Museo Comunale.
ARCHEOLOGIA • Struttura di interesse archeologico • ★
E’ un’architettura scavata nella roccia caratterizzata da tre grosse colonne che sorreggono una volta spessa. Nella cornice che delimita il soffitto si possono notare delle nicchiette incavate, probabili alloggi per le lucerne. Varie sono le ipotesi sulla sua origine, tutte compatibili con la presenza di tre grandi fori sul soffitto che servivano come prese d’aria: è possibile si tratti di una tomba monumentale di una importante personalità della tarda età del bronzo o di un luogo di culto dello stesso periodo o, ancora, di una dimora principesca all’interno di un insediamento arcaico. E’ certo il suo riutilizzo ad opera dei Greci, probabilmente per gli uffici religiosi che accompagnavano il culto delle divinità ctonie. In epoche successive l’ipogeo è stato usato per gli usi più diversi, come ad esempio, dagli arabi che la utilizzarono come serbatoio dove far confluire, attraverso un apposito acquedotto, le acque provenienti da una vicina sorgente.
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ARCHEOLOGIA • Area archeologica • ★
Sono stati portati alla luce i resti della cinta fortificata dell’antica città greca e di diverse abitazioni, disposte su terrazzamenti risalenti al IV sec. a.C. di cui si sono conservati muri divisori e di cui sono visibili alcuni affreschi e stucchi dipinti.
in un larario decorato da stucchi inoltre, nei pressi di Castel Sant’Angelo, è stato scoperto un prezioso tesoretto costituito da collane, monili e anelli, tutti in oro, oltre a 400 monete d’argento. Il sito è visitabile dietro prenotazione.
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ARCHEOLOGIA • Area archeologica • ★
Gli scavi hanno portato alla luce una cinta di fortificazioni che si estendono per circa due chilometri probabilemte del IV – inizi del III secolo a.C.
ARCHEOLOGIA • Complesso urbanistico • ★
Complesso di fortificazioni costituito da una polis databile alla fine del V secolo a.C., eretto all’epoca del tiranno Falaride. L’altura, solo parzialmente scavata, presenta strutture e reperti che testimoniano una presenza umana che si protrae sino al periodo tardo romano, con abitazioni, fornaci, resti di mura.
ARTE • Scultura • ★
Statua lignea, posta dietro l’altare della chiesa di S. Agostino, con un’aureola e un pugnale che trafigge in argento che in occasione della processione della Madonna, vengono sostituiti con gli esemplari originali in oro.
EVENTO • Sagra • ★
Animata da gruppi folcloristici, si svolge nel mese di agosto, e prevede una serie di stand per la degustazione di sarde, polipi e calamari fritti o arrostiti serviti con vino rosso e pane casereccio.
MARE • Tratto di costa balneabile • ★
Si trova in prossimità del porto peschereccio. La cosa che più colpisce di questa spiaggia è la presenza, proprio a ridosso dell’arenile, di un vasto fronte scosceso di calanchi bianchi (in dialetto le “timpe”) che costituisce il versante meridionale della “Montagna” di Licata, la collina sulla quale si erge il Castel Sant’Angelo. La spiaggia nel primo tratto prevalentemente sabbiosa, diventa rocciosa man mano che si procede verso ovest.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Con i suoi 40 metri è uno dei fari più alti d’Italia. La struttura a forma di cilindro poggia su un basamento a bugne smussate agli angoli.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Tipica espressione del liberty siciliano fu realizzato su progetto di Ernesto Basile
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Situato a piedi della navata sinistra della Chiesa Madre dove al centro è presente un pregevole fonte battesimale, si caratterizza inoltre per la presenza di tre tele realizzate da Fra’ Felice da Sambuca.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
E’ la più antica chiesa di Licata, costruita nel 580 per volere di Santa Silvia madre, per ospitarvi una della 4 comunità benedettine presenti in Sicilia. Le attuali ristrutturazioni, volute dai benedettini risalgono alla fine del Duecento e l’inizio del Trecento
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Complesso duecentesco, formato dalla chiesa e dal convento, ha subito una riedificazione nel 1700, su disegno di Giovanni Biagio Amico.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Il prospetto, realizzato con pietra di Malta, ha un artistico portale intagliato che immette in un grande cortile chiuso. Una porta ad arco a tutto sesto, intagliata nella pietra, recante sulla chiave lo stemma della famiglia Frangipane (due leoni affrontati e coronati che sorreggono un pane frantumato), percorrendo l’antica scala, ancora esistente si arriva ai vari appartamenti ormai compromessi.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Presenta un’artistica facciata barocca, scandita da lunghe lesene bugnate e composta da sette balconi sostenuti da mensoloni terminanti in buffe maschere. Interessante è il portale dell’ingresso principale che conduce a un grande cortile.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Il prospetto barocco presenta tre lesene che culminano con capitelli corinzi di oridine composito. Interessanti sono i due identici portali, uno dei quali portava agli appartamenti del piano nobile, l’altro alle scuderie e ai magazzini. Nel fastigio del balcone principale è inserito lo stemma della famiglia.
MONUMENTO • • ★
Caratterizzato da due moli, presenta fondali molto bassi non superiori ai sei metri. Oggi viene utilizzato, quasi esclusivamente, come porto peschereccio.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Realizzata nella prima metà del XVII secolo econ Abate e caratterizzata dalla lunga scalinata sul prospetto, Inizialmente intitolata a Sant’Antonio, ha un’unica navata con abside e presenta all’ interno delle tele interessanti: la SS. Trinità e i Santi del 1611 e Sant’Antonio Abate in cattedra del 1603 del pittore fiorentino Filippo Paladini. Degne di menzione due opere di Domenico Provenzani: L’apparizione dei SS. Pietro e Paolo a San Domenico, La predica di San Vincenzo Ferreri, oltre la serie di sei dipinti di santi domenicani del 1700 di pittore ignoto. Da segnalare, inoltre, la cripta, restaurata di recente, che conserva le antiche volte. Del convento originario oggi rimane il solo prospetto.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Di particolare interesse sono la finestra quadrilobata all’esterno posta al di sopra la porta d’ingresso e una cancellata in ferro battuto, sovrastata da un monumento in pietra che rappresenta il trionfo della croce, realizzato nel 1818. All’interno di notevole pregio sono,invece, le colonne tortili in oro zecchino che che inquadrano l’altare.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
La sua costruzione risale alla metà del ‘500. Il prospetto e il campanile rislagono a un periodo successivo. All’interno è presente una sola navata decorata con stucchi bianchi su sfondo celeste e alle pareti sono presenti alcune tele con cornici in gesso. Sia le tele che gli affreschi, così come il crocefisso ligneo della navata, sono di epoca settecentesca ed opera di artisti locali. Nel corso di recenti restauri è stata portata alla luce l’antica cripta sotterranea che si estende per tutta la lunghezza della chiesa, e all’interno della quale sono stati rinvenuti scolatoi, ossari e un altare.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
All’ interno è presente un’unica navata con soffitto ligneo a cassettoni. La chiesa ospita un altare principale e due laterali: sull’altare maggiore è esposta una grande pala dipinta su tela dipinta da Filippo Randazzo con le anime del Purgatorio. Alla sinistra del presbiterio è visibile la tela con la Madonna del Lume del XVII secolo, di artista sconosciuto mentre alla parete destra il dipinto su tela con La Parabola del Convivio, di artista ignoto del 700.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Villa in stile liberty, si trova sul monte Monserrato. Costruita nella seconda metà dell’Ottocento, fu quasi completamente restaurata e riprogettata da Ernesto Basile all’inizio del Novecento, quasi contemporaneamente alla costruzione dell’orologio civico. Bellissima la torre lanterna che dona un effetto particolarmente originale al ritmo della composizione dell’edificio. Di notevole effetto è inoltre, il loggiato colonnato e a vetri. Ad Ernesto Basile viene attribuito anche il disegno del cancello in ferro battuto che si adegua perfettamente, per tipologia e forme, allo stile del liberty floreale che caratterizza la villa.
STORIA • Personaggio celebre • ★
(Licata, 1628 – Palermo, 1701) è stato uno dei principali artefici della produzione barocca siciliana del Seicento.
EVENTO • Cerimonia religiosa • ★
la statua della Madonna viene portata in processione per le vie cittadine il giorno 8 decembre. Per l’ccasione viene preparato un tipico dolce “a cicerata”
EVENTO • Cerimonia religiosa • ★
La festa in onore del Santo inzia in parrocchia con la novena e la recita del sacro manto, un particolare omaggio reso a S. Giuseppe per onorare la sua persona e per meritare il suo patrocinio. Alla vigilia della festa vengono celebrati i vespri e fuori dalla chiesa viene offerto “u maccu”, tradizionale minestra a base di legumi. Mentre il giorno della festa avviene lo scambio di una statuina del Santo tra il governatore uscente dell’associazione degli artigiani e il nuovo governatore che la custodirà fino alla prossima festa, per cederla, al suo successore. Dopo la messa, il simulacro del Santo viene portato in processione per le vie del paese accompagnato dalla banda musicale.
EVENTO • Cerimonia religiosa • ★
L’11 luglio ricorre la festa per la commemorazione del Crocefisso Nero,il quale si salvò dalle fiamme, durante la tragica invasione dei turchi 1553. Questo evento venne interpretato come un miracolo dai licatesi, che ogni anno celbrano una santa Messa in onore del crocifisso.
EVENTO • Cerimonia religiosa • ★
Nota anche come l’Ausiliatrice, si celebra il 20 giugno, giorno in cui Il simulacro della Madonna viene trasportato a spalla per le vie del paese.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
nessuna info trovata
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Della sua splendida architettura del ‘600 resta solo il suo maestoso portale costituito da un arco a pieno centro sostenuto da due poderose colonne. Lo stemma della famiglia, una mezza luna in campo azzurro fa la funzione di chiave dell’arco. Un altro scampolo della sua sontuosa architettura prospetta su piazza Elena, angolo via Collegio – via Signora
”
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Villa Bosa Verderame, costruita sulla collina che si erge sulla città, costituiva la residenza delle famiglie nobili e borghesi degli inizi del Novecento.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Proprietà dei ricchi Marchesi dello Scuderi che a Licata ricoprirono l’ambita carica di vice portolani del Regio Caricatore dal 1648 al 1819, confina con il palazzo Frangipane e con la navata nord della chiesa Madre. La sua edificazione risale alla fine del 600 e l’inizio del 700. In buone condizioni di conservazione, all’interno si ammirano ancora le stanze e le sale voltate ed affrescate e le antiche ed artistiche porte finemente intarsiate. Il palazzo, dalle linee architettoniche molto sobrie, si apre con due ingressi: quello di via Frangipane, che conduceva agli appartamenti, è certamente più elegante e di fattura più pregiata negli elementi lapidei e reca sopra l’arco lo stemma della famiglia: un vaso fiorito posto nel petto di un’aquila bicipite. Comunque monumentale, è quello che si apre, alto, su largo della Carità, ugualmente sormontato dalle armi araldiche dei proprietari.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Appartenne al ricco Matteo Vecchio Verderame, patriota, armatore ed industriale. Fu costruito presso il mare nella prima metà dell’ 800. Il prospetto mostra ancora i segni dell’eleganza e della pietra di buona qualità utilizzata. L’androne è in stile neoclassico con nicchie e colonne. Una scala marmorea, illuminata da una grande vetrata che chiude il pozzo di luce, porta agli appartamenti del primo e del secondo piano. Resistono al tempo e all’incuria le volte affrescate, forse dal Gregorietti. Molto bella quella del salone dei ricevimenti posto al primo piano.
MONUMENTO • Struttura di pregio monumentale • ★
Appartenne all’omonima ricca e potente famiglia, stabilitasi a Licata all’epoca della monarchia aragonese e insignita da sempre del baronato del fiume Salso ed in epoca più recente del ducato della Catena. Della sua elegante architettura oggi non resta che l’artistico portale in pietra calcarea, sicuramente della prima metà del 600, che si apre su corso Vittorio Emanuele, recante scolpite sulle mensole che reggono il timpano le due effigi dei fondatori di Gela Antifemo di Crete ed Entimo di Rodi. In due distinti cartigli due epigrafi ricordano brevemente le vicende storiche dei due personaggi legati alla storia di Licata. Altrettanto manomesso è il grande cortile a luce, dal quale si accede allo scalone d’onore, con volte a vela, che conduceva al piano nobile, dove ancora sono superstite alcune eleganti porte con stemma, finemente scolpite.